Quando preoccuparsi per gli occhi (1° parte)

I nostri occhi sono organi molto sensibili e continuamente soggetti a problemi di diversa natura. Alcuni disturbi possono essere molto comuni e risolversi da soli nel giro di pochi giorni mentre altri possono persistere e causare gravi conseguenze alla nostra vista. Per questo motivo la causa va sempre ricercata con una visita dall’oculista di fiducia.

Cos’è la salute degli occhi?

La salute dell’occhio mira a conservare un’adeguata capacità visiva per garantire una buona qualità della vita. Per mantenerla è sempre consigliabile prevenire la comparsa di patologie visive, avendo cura dei nostri occhi, acquisendo abitudini di vita che preservino la nostra vista e ne ritardino il più possibile il naturale decadimento.

Sintomi di problemi agli occhi?

Appena compaiono sintomi relativi alla vista è giusto non sottovalutarli. Alcuni sintomi sono molto comuni e sono riscontrabili nella vita di tutti i giorni:

  • Occhi rossi e bruciore
  • Prurito
  • Gonfiore
  • Dolenzia

Esistono, invece, sintomi che possono comparire in maniera improvvisa e che spesso celano una causa molto più grave che va risolta tempestivamente. Questi campanelli d'allarme sono:

  • Riduzione della vista di uno o entrambi gli occhi;
  • Dolore oculare resistente alle terapie;
  • Occhi arrossati per diversi giorni;
  • Flash luminosi o ombre nel campo visivo che appaiono improvvisamente.

Se i sintomi durano per diversi giorni senza dare segno di guarigione è consigliabile rivolgersi il prima possibile al proprio medico per scoprire la causa del problema.

Affrontare l’affaticamento degli occhi

L'affaticamento visivo avviene solitamente in seguito ad un uso prolungato degli occhi, che incide sull'apparato muscolare del bulbo oculare. Questo fenomeno può essere conseguenza della lunga osservazione di un oggetto da una distanza ravvicinata. Per limitare l'affaticamento visivo è innanzitutto necessario individuarne la causa o le abitudini sbagliate che lo provocano per poi intervenire direttamente su di queste. Tra i principali comportamenti che possiamo adottare per attenuare questo disturbo segnaliamo:

  • Adeguare l'illuminazione degli schermi che utilizziamo in maniera prolungata;
  • Indossare occhiali con lenti filtranti la luce blu;
  • Regolare l'altezza del monitor;
  • Ridurre i riflessi dello schermo del computer;
  • Allontanare lo sguardo ogni 20 minuti per far riposare la vista.

Malattie degli occhi a cui prestare attenzione

Anche le patologie oculari più comuni se non vengono trattate possono portare con il tempo problemi alla vista. Per questo è sempre importante non sottovalutarle mai e prenderci cura dei nostri occhi. Tra le malattie degli occhi a cui dobbiamo prestare attenzione troviamo:

  • Congiuntivite: un'infiammazione della membrana nella parte superficiale dell'occhio (la congiuntiva). Può essere di natura infettiva, acuta o cronica;
  • Cataratta: un'opacizzazione parziale o totale del cristallino, la lente che serve a mettere a fuoco l'immagine e che, perdendo trasparenza, causa una riduzione della vista;
  • Diplopia o visione doppia: la percezione simultanea di vedere due immagini relative ad un unico oggetto. Può essere transitoria, costante o intermittente;
  • Glaucoma: un progressivo danno al nervo ottico dovuto ad un aumento della pressione interna dell'occhio che, nei casi più gravi, può portare alla cecità;
  • Degenerazione maculare: una patologia che insorge con l'invecchiamento e che colpisce il centro della retina (la macula) causando una diminuzione della visione centrale;
  • Difetti di refrazione: anomalie che non consentono una visione distinta delle immagini. Sono miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia;
  • Distacco della retina: una condizione molto grave che si verifica quando la retina si stacca dai tessuti di sostegno e può portare alla cecità parziale o totale.

Quando queste condizioni sono presenti è bene seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante in modo che i disturbi vengano trattatati in maniera adeguata, velocizzandone la guarigione.

Effettuare controlli regolari

La visita oculistica è lo strumento fondamentale per diagnosticare le malattie che colpiscono gli occhi e che, se non vengono trattate, possono portare alla perdita della vista. Solitamente, salvo gravi condizioni di salute, un controllo ogni 1- 2 anni è sufficiente a monitorare lo stato di salute dei nostri occhi almeno fino ai 40 anni. Una volta superata questa fascia d'età è consigliabile una visita all'anno.
Il controllo della vista consiste in diverse fasi:

  • L'anamnesi: raccolta di informazioni sullo stato di salute del paziente;
  • Esame obiettivo: osservazione diretta del disturbo;
  • Esame del fundus oculi: verifica la presenza di patologie della retina e del nervo ottico;
  • Autorefrattometria: analisi del difetto di refrazione presente;
  • Esame dell'acuità visiva: valutazione della capacità di mettere a fuoco gli oggetti.

Se non si considerano i casi particolarmente complessi, una visita oculistica di base ha una durata media di circa 20-30 minuti.

Proteggi i tuoi occhi

Sono diversi i consigli di medici ed esperti per prenderci cura dei nostri occhi. Il parere comune è che bisogna avere una maggiore consapevolezza sui comportamenti visivi da evitare per mantenere la vista in ottima salute. I comportamenti più comuni sono:

  • Se si lavora al computer è necessario fare una pausa di 15 minuti ogni 2 ore e guardare oggetti lontani dalla propria postazione per riposare la vista;
  • Non guardare troppo a lungo la TV;
  • Non indossare lenti a contatto per più di 6-8 ore al giorno;
  • Dormire almeno 7-8 ore per notte;
  • Mantenere un'alimentazione equilibrata ricca di vitamine (frutta e verdura), evitando completamente il fumo;
  • Usare lacrime artificiali per combattere la secchezza oculare;
  • Usare lenti certificate UV durante l'esposizione al sole;

Infine è importante ricordare che mantenere un'ottima igiene dell'area perioculare è fondamentale per prevenire infezioni e patologie. Se ciononostante si manifestano sintomi sospetti è necessario un consulto dal proprio medico di fiducia.


Articolo supervisionato dal Dott. Fabio Buoso, Medico Chirurgo Oculista di CTE


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