Le preoccupazioni per gli occhi (3° parte)

Avvertire il cambiamento della nostra capacità visiva può essere un motivo di giusta preoccupazione. Con il termine “alterazioni della vista” si intendono tutti i disturbi che modificano la nostra percezione visiva. Le principali manifestazioni di questi disturbi sono: riduzione dell’acuità visiva, visione instabile, diplopia e limitazioni del campo visivo. Queste alterazioni sono spesso momentanee, associate talora a stati psicologici particolari (stress ed ansia), ma possono anche apparire come campanelli d’allarme di alcune patologie molto serie e per questo non devono mai essere sottovalutate.

Sintomi a cui prestare attenzione

I principali sintomi a cui prestare attenzione perché possono celare rischi per la nostra vista sono:

  • Dolore agli occhi: può essere causato da un trauma o da una lesione. Se non si associa ad alcun evento traumatico particolare è necessario sottoporsi immediatamente al controllo dello specialista, specialmente se il dolore è intenso e/o persistente, si ha difficoltà a muovere o aprire gli occhi e se la vista è cambiata improvvisamente.
  • Occhi arrossati: è una delle problematiche più comuni legate alla vista. Questo sintomo può essere causato da congiuntiviti batteriche o virali, allergie, insonnia, irritazione da lenti a contatto portate in modo scorretto. Se l'arrossamento e l'infiammazione sono condizioni che non tendono a migliorare e riappaiono con frequenza è bene sottoporsi ad una visita specialistica perché potrebbe trattarsi di un problema serio a carico dell'occhio.
  • Visione sfocata: la perdita di nitidezza delle immagini osservate che ci impedisce di distinguerne i minimi dettagli. Può colpire uno o entrambi gli occhi e colpire da vicino o da lontano. Nel caso di vista sfocata da vicino questa può essere causata dalla perdita di elasticità del cristallino e di tonicità del muscolo ciliare legate all'età, mentre, invece, quando la visione diventa offuscata guardando lontano può indicare l'insorgenza o il peggiormento di condizioni come la miopia, l'astigmatismo e l'ipermetropia.
  • "Mosche volanti" e bagliori: un disturbo frequente è l'insorgenza di puntini neri o bagliori che si muovono nel campo visivo. Questi sintomi possono essere il campanello d'allarme di patologie non di tipo oculare (emicranie a grappolo) come di patologie oculari serie (rottura della retina e disturbi legati all'umor vitreo).
  • Visione doppia: nonostante spesso possa dipendere da cali di pressione o effetti collaterali di alcuni farmaci, questo è un sintomo da riferire tempestivamente al proprio specialista, specialmente se accompagnato da disturbi come mal di testa e nausea, perché potrebbe celare problematiche di tipo neurologico.

Fattori di rischio

Con l'avanzare dell'età le alterazioni della vista si fanno più frequenti, ma bisogna sempre monitorarle in modo da capire quando questi cambiamenti possono ritenersi normali o essere motivo di preoccupazione. I principali cambiamenti causati dall'età sono:

  • La cataratta: un'opacizzazione del cristallino che colpisce quasi la metà degli individui oltre i 65 anni.
  • La presbiopia: la progressiva incapacità dell'occhio di mettere a fuoco gli oggetti più vicini, a causa di una perdità di elasticità della lente dell'occhio. Generalmente colpisce dai 40 anni in su.
  • La secchezza oculare: disturbo causato da un disfunzionamento delle ghiandole lacrimali che porta ad una scarsa produzione di lacrime e, di conseguenza, occhi irritati e senso di corpo estraneo. Si verifica specialmente dopo i 50 anni.

I ricercatori hanno scoperto che tra i principali fattori di rischio delle alterazioni della vista c'è anche la componente genetica. Oltre 350 malattie degli occhi, infatti, sono attribuibili a fattori ereditari. I più noti disturbi visivi ereditari sono:

  • La retinopatia pigmentosa: una malattia genetica dovuta ad alterazioni trasmesse da 1 o entrambi i genitori che porta ad un deterioramento graduale della retina e ad un restringimento del campo visivo che resta limitato ad una piccola area centrale.
  • Daltonismo: noto anche come "cecità a colori", questo disturbo è causato da un malfunzionamento dei coni, cellule responsabili della percezione del colore presente sulla retina.
  • Strabismo: una condizione che consiste nella deviazione degli assi visivi in seguito al malfunzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano il movimento degli occhi.

Esistono anche disturbi che sono legati all'avanzare dell'età, ma sono anche favoriti da una predisposizione genetica come:

  • La degenerazione maculare senile: è una malattia che colpisce la macula (la porzione più centrale della retina). È la principale causa di perdita grave della visione centrale dopo i 55 anni.
  • Il glaucoma: una condizione che causa un aumento della pressione intraoculare e danneggia il nervo ottico provocando danni visivi permanenti.

Test

Per monitorare l'andamento della vista è sempre consigliata una visita dal proprio oculista di fiducia.

Durante la visita l'oculista verificherà la capacità visiva naturale e corretta di entrambi gli occhi. Inizialmente l'oculista raccoglie un'anamnesi completa dello stato di salute del paziente e delle sue abitudini quotidiane, poi procede con:

  • La misurazione dei decimi visivi sia da vicino che da lontano.
  • L'esame refrattivo oggettivo tramite l'uso di uno strumento (autorefrattometro).
  • L'esame refrattivo soggettivo con un occhiale di prova per testare l'eventuale necessità di lenti correttive.
  • La valutazione della motilità oculare e l'equilibrio binoculare.
  • La prescrizione di lenti o esercizi correttivi in base a quanto rilevato.

La visita oculistica è raccomandata anche ai bambini fin dai primi anni per verificare la presenza di ipermetropia e diverse forme di astigmatismo che possono essere presenti sin dalla nascita,  prevenendo così deficit permanenti. Le visite andrebbero svolte tra i 6 - 12 mesi ed i 3 anni d'età. In seguito, è consigliabile un controllo annuale per verificare lo sviluppo dell'acuità visiva nelle diverse fasi della crescita.

Suggerimenti per la prevenzione

Nonostante i mutamenti dell'invecchiamento siano inevitabili, esistono molte tecniche che si possono adottare per mantenere la vista in forma con l'avanzare dell'età:

  • Indossare occhiali da sole protettivi: questo metodo rallenta la formazione della cataratta che è aggravata da una continua esposizione ai raggi UVA e UVB;
  • Mantenere una sana alimentazione: mangiare frutta e verdura aumenta l'efficienza della nostra vista. Alimenti ricchi di antiossidanti, vitamina C, vitamina E e zinco possono proteggere dagli effetti dannosi della luce blu. Inoltre, mangiare pesce almeno due volte a settimana migliora la sindrome dell'occhio secco, grazie alla presenza di omega-3;
  • Smettere di fumare: il fumo non solo aumenta la probabilità di sviluppare molti tipi di cancro, ma può anche favorire la degenerazione maculare legata all'età.

È importante ricordare che il modo migliore per prevenire le alterazioni alla vista è sottoporsi sin da piccoli a regolari visite di controllo per misurare l'efficienza visiva che varia con il passare degli anni e riconoscere subito i campanelli d'allarme.


Articolo supervisionato dal Dott. Fabio Buoso, Medico Chirurgo Oculista di CTE


Note sitografiche:

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