Cos'è l'edema Palpebrale

L’edema palpebrale è un disturbo determinato da un eccesso di liquido che si deposita nei tessuti perioculari (attorno all’occhio), provocando talora una riduzione nell’apertura della rima palpebrale. Questo accumulo si manifesta attraverso un gonfiore localizzato su una sola palpebra o su entrambe, di uno o ambedue gli occhi.

Quali sono le cause dell’edema palpebrale?

Prima di capire quali sono le cause di questo disturbo, spieghiamo brevemente quale funzione ricoprono le palpebre e perché sono così importanti. Per cercare di semplificare, possiamo dire che il loro compito principale è quello di proteggere il bulbo oculare dalle aggressioni degli agenti esterni e/o da eventuali colpi o traumi. Esternamente, le palpebre sono ricoperte dalla cute, mentre internamente, ovvero a contatto con l'occhio, dalla congiuntiva. Si tratta di strutture molto delicate, che possono essere interessate da patologie di natura diversa.

Il primo sintomo che evidenzia la presenza di una patologia a loro carico è il gonfiore che, nei casi più gravi, deve essere valutato da un medico specialista. L'edema perioculare può infatti rappresentare l'inizio di una malattia seria, da curare tempestivamente, per evitare conseguenze anche per la vista. Nei casi più gravi, il gonfiore agli occhi potrebbe estendersi a tutto il viso del paziente.

Di seguito, elenchiamo alcune delle cause che possono determinare l'edema palpebrale:

  • Reazioni allergiche da contatto a prodotti di uso quotidiano o make up.
  • Reazioni allergiche sistemiche, come la rinite l'asma allergico.
  • Punture d'insetto.
  • Traumi oculari.
  • Infezioni.
  • Ustioni localizzate.
  • Calazio e orzaiolo (infezioni che colpiscono ghiandole proprie della palpebra).
  • Congiuntivite.
  • Tumori delle palpebre.
  • Malattie renali.
  • Disfunzioni della tiroide.

Quali sono i sintomi dell’edema palpebrale?

In ragione della gravità della patologia d'origine, l'edema palpebrale può essere indolore o, al contrario, può provocare una sensazione di sofferenza localizzata, più o meno importante, determinata dalla comparsa di una serie di sintomi:

  • Sensazione di occhi stanchi e pesanti.
  • Bruciore e prurito.
  • Occhio arrossato (infiammazione della congiuntiva, la sottile membrana mucosa che ricopre la superficie interna delle palpebre).
  • Eccessiva produzione di lacrime.
  • Secchezza delle stesse palpebre (che può arrivare a desquamazione).
  • Sensazione di tensione della pelle.
  • Secrezione all'angolo degli occhi.
  • Febbre.
  • Perdita delle ciglia (nei casi estremi).

Quando il processo infiammatorio è scatenato da una reazione a determinati allergeni (polveri, acari, peli di animali, ecc.) siamo in presenza di quella che solitamente è definita: dermatite palpebrale. Si tratta di un disturbo che si manifesta anch'esso con un gonfiore all'altezza della palpebra e che provoca prurito, bruciore e desquamazione della pelle in superficie.

Prevenire l’edema palpebrale si può?

Come indicazione generale, possiamo dire che la salute dell’occhio passa anche da una buona routine di igiene quotidiana che prevede attenzione a tutto ciò che viene a contatto con il nostro corpo e, in particolare, con la zona oculare. Pensiamo ad esempio agli asciugamani, con i quali siamo soliti asciugare il viso: sarebbe necessario sostituirli frequentemente, per essere sicuri di non rischiare irritazioni. Molto spesso, poi, abbiamo la cattiva abitudine di strofinare ì nostri occhi con le mani (quasi mai perfettamente igienizzate), portatrici di germi e batteri. Anche l’ambiente domestico e lavorativo che frequentiamo tutti i giorni dovrebbe essere un luogo salutare, privo di polvere o acari che sappiamo depositarsi su cuscini, lenzuola, poltrone, poggiatesta dell’auto, ecc.

Occhi gonfi, quali sono i trattamenti giusti?

Possiamo distinguere diverse situazioni:

Quando l'occhio appare gonfio, arrossato e le palpebre sono pesanti per un affaticamento eccessivo o perché si è dormito poco e la microcircolazione venosa rallenta provocando un ristagno di liquidi, oppure quando il gonfiore si associa ad una reazione allergica. Si sa che dopo aver mangiato cibi pesanti la sera e bevuto alcolici la mattina seguente gli occhi appaiono cerchiati e gonfi.

Diverso, invece, il caso in cui l'occhio gonfio è determinato dalle allergie. Se si avverte una sensazione di bruciore o prurito in concomitanza con l'uso di creme da giorno o notte o prodotti cosmetici e chimici può essere utile sospenderne l'uso per un certo periodo per non peggiorare la situazione e soprattutto individuare il fattore scatenante. In questi casi, in un primo momento, si può cercare di "calmare" la zona perioculare con acqua fredda, impacchi di camomilla o tè freddo, tisane, acqua e sale (che per osmosi attira all'esterno i liquidi, asciugando l'edema palpebrale). Si tratta di rimedi naturali che possono risultare efficaci per un primo intervento, ma che sappiamo non risolvono quasi mai il problema. È sempre utile associare a questi rimedi una visita più approfondita con uno specialista, che farà una diagnosi accurata e prescriverà il trattamento più appropriato per ciascun caso.

Diagnosi

Una volta raccolta l’anamnesi dal paziente e tutte le informazioni di tipo clinico relative alle caratteristiche dell’edema: se si tratta di un edema oculare superiore (il più diffuso) o se interessa entrambe le palpebre, se coesistono lesioni cutanee e da quanto tempo e, soprattutto, quale tipo di terapia è stata intrapresa fino a quel momento. Lo specialista effettuerà le indagini più appropriate per verificare se l’edema è collegabile ad una o più patologie di cui soffra il paziente. Malattie renali o epatiche, cardiache, disturbi legati al malfunzionamento della tiroide, malessere da raffreddore, mal di denti o altri disturbi di cui si sta soffrendo.

Per cercare di avere un quadro il più completo possibile, di solito viene effettuato un esame approfondito anche dell’acuità visiva per capire quanto vedono gli occhi: come abbiamo visto, un edema palpebrale può esercitare una limitazione nell’apertura della rima palpebrale che può influenzare la percezione visiva.

Qual è il trattamento?

Eseguita la diagnosi, si provvederà a indicare il tipo di trattamento più adatto da seguire per curare l’edema e la palpebra gonfia e dolorante. Di solito questi ultimo prevedono l’applicazione di pomate e colliri. Durate tutto il periodo del trattamento, è consigliato evitare l’uso di lenti a contatto e del trucco.


Articolo supervisionato dal Dott. Fabio Buoso, Medico Chirurgo Oculista di CTE

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