Strabismo: cos’è e come viene trattato?

Curiosità
Strabismo: cos’è e come viene trattato?
04/09/2020
Occhi con strabismo Tempo di lettura: 4 Minuti

Lo strabismo è un’alterazione della visione binoculare che compare quando si verifica una perdita di parallelismo degli occhi, cioè quando un occhio dirige lo sguardo verso un punto nello spazio e l’altro devia in una direzione diversa.

Quando una persona soffre di strabismo, la percezione della profondità e la visione tridimensionale possono essere compromesse.

Quali sono le cause dello strabismo?

Il principale handicap visivo che può portare allo strabismo nei bambini è l’ambliopia o occhio pigro. In questo caso, si parla di ambliopia strabica: in assenza di un corretto allineamento oculare (strabismo congenito o meno), l’occhio deviante non si fissa sugli oggetti con la zona centrale della retina (pitting) e, quindi, non sviluppa tutta la sua potenza visiva.

Se questo difetto non viene corretto durante il cosiddetto periodo di plasticità cerebrale (fino agli 8 anni di età circa), la diminuzione dell’acuità visiva nell’occhio deviato sarà permanente e irreversibile. L’occhio pigro è la causa più comune di perdita visiva unilaterale nei bambini e nei giovani.

D’altra parte, dobbiamo tener conto del fatto che anche la genetica può avere un ruolo nella comparsa dello strabismo: se una persona soffre di strabismo, è abbastanza comune che anche i suoi figli ne soffrano.

Cos’è lo strabismo in età adulta?

Nel caso di strabismo in età adulta, questo può essere dovuto a:

  • Strabismo infantile non trattato o non adeguatamente corretto o un occhio pigro.
  • Trauma.
  • Colpi.
  • Problemi neurologici
  • Malattie generali (diabete, ipertiroidismo…).
  • Tumori oculari.
  • A volte la perdita di parallelismo degli occhi, chiamata strabismo, può essere dovuta al coinvolgimento dei muscoli extraoculari in seguito a chirurgia della cataratta, chirurgia del distacco della retina, chirurgia palpebrale.
Occhi con strabismo

Quali sono i sintomi dello strabismo?

Il sintomo principale è il disallineamento di uno o di entrambi gli occhi. Altri fattori associati alla sua presenza sono:

  • Nel 30-35% dei bambini con questa patologia, si verifica la perdita della vista in un occhio (ambliopia o occhio pigro) e contemporaneamente si può arrivare ad una perdita della percezione della profondità e della sensazione di volume negli oggetti.
  • Stanchezza visiva.
  • Il paziente può strizzare gli occhi quando è esposto alla luce del sole.
  • È possibile inclinare la testa in una posizione anomala per utilizzare entrambi gli occhi (torcicollo oculare).
Occhio con visione normale e visione doppia

Trattamento dello strabismo

Lo strabismo ha due possibili conseguenze che devono essere trattate separatamente: una visiva e una estetica. La conseguenza visiva deve essere affrontata il più presto possibile, prima che il paziente raggiunga l’età di 8 anni; quella estetica può essere trattata in persone di tutte le età, compresi gli adulti. Il problema estetico può essere corretto con la chirurgia per lo strabismo o con l’uso della tossina botulinica.

Come è la prima consultazione dello strabismo?

Bisogna essere accompagnati?

È consigliabile che il paziente si rechi in clinica accompagnato o con i mezzi pubblici, poiché uno dei test di cui l’équipe medica potrebbe aver necessità per diagnosticare il problema consisterà nel dilatare la pupilla e la visione potrebbe risultare offuscata per qualche ora.

Cosa succede quando si arriva in clinica?

Il personale aprirà una cartella clinica con i dati personali, la anamnesi medica e oftalmologica e alcune informazioni aggiuntive necessarie per valutare la situazione. In seguito, verranno eseguiti alcuni test medici.

Quali passi vengono seguiti per la diagnosi di strabismo?

Per valutare se il paziente è affetto da strabismo e quale sia il trattamento più appropriato, l’équipe medica dovrà eseguire vari test. Inoltre, per diagnosticare il tipo di strabismo del paziente (convergente o divergente, accomodante, verticale o orizzontale, o nistagmo):

  • Misurazione dell’acuità visiva e graduazione della vista per conoscere le diottrie del paziente e valutare il suo difetto visivo.
  • Studio completo della visione binoculare attraverso test che confermeranno l’esistenza o meno di una patologia della motilità oculare controllando la coordinazione dei movimenti di entrambi gli occhi.
  • Studio del segmento posteriore dell’occhio. Per analizzare il retro dell’occhio è necessario dilatare la pupilla.

L’oculista indicherà il trattamento indicato o l’intervento chirurgico

Tutti questi test diagnostici eseguiti, e alcuni esami aggiuntivi richiesti dal medico, permetteranno agli oculisti altamente qualificati di analizzare i dati, fare la diagnosi e indicare la tecnica più appropriata per trattare il difetto della visione binoculare. L’oculista spiegherà al paziente tutti i dettagli del trattamento indicato o della tecnica chirurgica, se necessario, e risolverà eventuali dubbi.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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