Cos’è lo strabismo?

Lo strabismo è una deviazione degli assi visivi di uno o di entrambi gli occhi. Tale deviazione, determinata dalla mancanza di coordinamento tra i muscoli oculari, impedisce di orientare lo sguardo dei due occhi sullo stesso obbiettivo. Di conseguenza, quando un occhio indirizza lo sguardo verso un determinato oggetto, l'altro punta verso un'altra direzione.
Osservando un oggetto con entrambi gli occhi, spesso ci si chiede come sia possibile che l'informazione arrivi al cervello come un'immagine unica, e non due. La capacità di vedere con due occhi una sola immagine è chiamata visione binoculare: se i nostri occhi sono allineati, entrambi osservano un oggetto nello stesso punto (detto "punto di fissazione"). Si parla di strabismo quando la visione binoculare risulta fragile o assente.
Può presentarsi in modo intermittente o costante nel tempo e può interessare un solo occhio o essere alternante. Clinicamente parlando, uno dei due occhi risulta deviato rispetto all'altro, che, invece, mantiene una posizione corretta. È molto raro che entrambi gli occhi abbiano posizioni deviate.

Un errore comune è considerare lo strabismo solo come un problema estetico e troppo spesso ci si dimentica che l'impossibilità di utilizzare gli occhi contemporaneamente disturba la visione tanto che uno dei due occhi può essere anche pigro. La visione è infatti condizionata anche da un corretto allineamento dei bulbi oculari.
Gli occhi di norma si muovono in tutte le direzioni grazie a 6 muscoli particolari: 4 retti e 2 obliqui. Questi muscoli consentono di alzare lo sguardo in diverse direzioni:

  • Verso l'alto (muscolo retto superiore)
  • Verso il basso (muscolo retto inferiore)
  • Lateralmente (muscolo retto interno e muscolo retto esterno)
  • Obliquamente (muscolo obliquo superiore e muscolo obliquo inferiore)

Tipi di strabismo

A seconda della direzione che prende l'occhio deviato, si possono distinguere diversi tipi di disturbo visivo:

  • Strabismo convergente (Esotropia): l'occhio è rivolto verso l'interno
  • Strabismo divergente (Exotropia): l'occhio è deviato verso l'esterno
  • Strabismo verticale: l'occhio è rivolto verso l'alto (Ipertropia) o verso il basso (Ipotropia)

È importante ricordare che lo strabismo può manifestarsi sia nei bambini che negli adulti:

  • Nei bambini si manifesta in circa il 2% dei casi e il più delle volte compare precocemente (prima dei 5 anni d'età). Fino ai 6 mesi di vita la deviazione degli occhi può essere normale poiché la visione binoculare non è ancora sviluppata, dopodiché se persiste lo strabismo, diventa necessario rivolgersi ad un medico per una corretta diagnosi ed eventuali tecniche di correzione. Il rischio in questo caso è che con il tempo l'occhio del bambino diventi "pigro", un difetto chiamato ambliopia (un occhio lavora meno dell'altro, affidandogli la vista).
  • Negli adulti e negli anziani quando lo strabismo compare è solitamente legato ad uno strabismo latente scompensato, ad una paralisi del muscolo oculare causata da problemi neurologici, da traumi. In questi casi il paziente può percepire diplopia (visione doppia).

Quali sono le cause dello strabismo?

Le cause dello strabismo sono numerose e possono cambiare a seconda dell'età in cui si presentano:

  • Sotto i 6 mesi di età i fattori di rischio sono la familiarità, alterazioni genetiche, esposizione prenatale a sostanze tossiche, difetti visivi congeniti, malformazioni e paralisi cerebrale.
  • In età pari o superiore ai 6 mesi lo strabismo è causato da un vizio di rifrazione o squilibrio dei muscoli che controllano la posizione degli occhi e non sono stati corretti in tempo.
  • Negli adulti le cause possono essere traumi cranici, malattie vascolari, infezioni, malattie degenerative, diabete mellito scompensato, miastenia grave e altre malattie oculari.

Nei pazienti più piccoli, se sono presenti genitori o fratelli con strabismo allora aumenta il rischio che il bambino diventi strabico. I difetti di convergenza o divergenza sono comuni tra i piccoli con patologie come la sindrome di Down e l'idrocefalo.
Nel caso lo strabismo si manifesti in età infantile, si cerca di curare subito qualsiasi forma di deviazione degli occhi per evitare l'alterazione della visione binoculare o la ambliopia (occhio pigro).
Lo strabismo causato da difetti di rifrazione si sviluppa nei bambini di 2 o più anni di età e tende ad essere molto comune nei pazienti ipermetropi (che vedono più sfocati gli oggetti vicini rispetto a quelli lontani). Quando gli occhi sono orientati in direzioni diverse, il cervello a sua volta riceve due diverse immagini e può ignorare l'immagine dell'occhio disallineato per evitare la doppia visione, portando così ad uno scarso sviluppo del sistema visivo dell'occhio colpito (ambliopia).

Per quanto riguarda gli adulti, invece, la principale causa di strabismo è l'ictus. Altri traumi che causano lo strabismo in questa fascia d'età sono scatenati da:

  • Danni cerebrali che alterano il movimento degli occhi
  • Danni dei nervi che controllano il movimento oculare
  • Danni dei muscoli oculari, direttamente o secondariamente ad un trauma alla cavità oculare.

Cause rare dello strabismo sono costituite da:

  • Tumore, lesioni e patologie oculari (cataratta)
  • Prematurità
  • Malattia di Graves (oftalmopatia tiroidea)

Anche i difetti visivi elevati come l'ipermetropia o la miopia possono essere associati allo strabismo o esserne la causa. In alcuni casi la correzione del difetto visivo (miopia e ipermetropia) in età adulta può correggere indirettamente lo strabismo che dipende dalla condizione visiva.

Cos’è lo strabismo di Venere?

Lo strabismo di Venere è una condizione visiva che conferisce a chi ne è portatore grande fascino. Il nome deriva dalla dea dell'amore e della bellezza del mondo antico, famosa per la sua abilità di sedurre chiunque con il suo sguardo che, secondo la leggenda, aveva un piccolo difetto di allineamento degli occhi. Persino Sandro Botticelli nel suo celebre dipinto "La Nascita di Venere" ritrasse la dea con gli occhi non perfettamente in asse.
Si tratta di una lieve forma di strabismo con un piccolo angolo di deviazione. Il fascino è regalato dal fatto che non si capisca bene dove miri lo sguardo. A differenza delle forme di strabismo più severo, questo colpisce un occhio soltanto e fa sì che l'occhio deviato rivolga la pupilla leggermente verso l'esterno rispetto all'asse del viso.
È importante tenere conto che per quanto attraente è pur sempre una patologia e come tale può portare fastidi e disturbi. Nella maggior parte dei casi si presenta in forma lieve, tanto da essere notato solamente in alcuni momenti, specialmente se sono segnati dalla stanchezza. Se si presenta in forma grave può provocare i seguenti disturbi:

  • Mal di testa
  • Diplopia (visione doppia)
  • Vertigini
  • Mancanza di profondità (stereopsi)

Solitamente però i possibili disagi sono limitati e possono non interferire con la capacità visiva perché la retina e il cervello riescono a compensare questa minima deviazione. Per questo motivo, spesso non necessita di alcuna chirurgia o solo di una correzione ottica.

Quali sono le cause dello Strabismo di Venere?

Le cause principali dello strabismo di Venere negli adulti sono:

  • Infezioni
  • Danneggiamento muscoli oculari
  • Patologie del sistema nervoso
  • Malattie dell'occhio, come la cataratta
  • Traumi cranici

Se si manifesta in età infantile le cause possono essere:

  • Astigmatismo
  • Ipermetropia
  • Nascita prematura

Mitologia greca e romana a parte, oggi ci sono molte celebrità di Hollywood che presentano lo strabismo di Venere e, anzi, sono diventate ancora più popolari per questo loro piccolo disturbo, che rende il loro sguardo indimenticabile. Tra le più famose c'è Scarlett Johansson (con l'occhio sinistro leggermente tendente verso l'esterno rispetto al destro), Kate Moss, Emily Blunt e Lucy Liu. A differenza di quanto dica il nome, lo strabismo di Venere non è unicamente femminile e infatti anche molti uomini affascinanti ne sono portatori, come Christopher Lambert.

Come si corregge lo strabismo?

Nella lotta allo strabismo la diagnosi precoce diventa sempre essenziale per aumentare le probabilità di successo degli interventi terapeutici. Se preso tempestivamente lo strabismo si può spesso correggere.
Gli obbiettivi principali che la gestione dello strabismo si pone sono:

  1. Ottenere un corretto allineamento degli occhi
  2. Ripristinare o consolidare la visione binoculare

Le metodologie di trattamento sono numerose e diverse:

  • L'utilizzo di occhiali da vista: indossare costantemente le lenti correttive aiuta a correggere gli errori di rifrazione che possono causare lo strabismo.
  • Esercizi oculari: particolari esercizi che migliorano il movimento dei muscoli oculari ed aiutano il cervello e gli occhi a lavorare in maniera coordinata.
  • Iniezioni di tossina botulinica: soluzione iniettata in uno dei muscoli responsabili del movimento anomalo dell'occhio. L'iniezione indebolisce il muscolo responsabile, permettendo agli occhi di riallinearsi temporaneamente. Gli effetti di questa iniezione durano circa tre mesi, dopodiché gli occhi possono restare in posizione o richiedere una ulteriore iniezione. Bisogna ricordare che se effettuate per lungo tempo queste iniezioni possono provocare effetti indesiderati che il più delle volte si rivelano transitori: ptosi (palpebra cadente), movimento involontario dell'occhio e visione doppia.
  • La copertura dell'occhio sano: tecnica usata sui bambini affetti da "occhio pigro" al fine di incoraggiare quest'ultimo a lavorare di più, in tal modo si spera di migliorare la vista e quindi l'allineamento degli occhi.
  • Terapie mirate: in caso di malattie sistemiche o problemi vascolari (come diabete melitto) è necessaria una terapia medica adeguata della patologia generale che può portare ad una risoluzione spontanea dello strabismo.

Se questi trattamenti non risultano definitivi, sarà necessario un intervento chirurgico per correggere lo strabismo.  Oggigiorno uno degli interventi più praticati per lo strabismo è una chirurgia mininvasiva detta MISS (Minimally Invasive Stabismus Surgery). Durante questo trattamento uno o più muscoli oculari vengono accorciati, ripiegati, rafforzati, indeboliti o spostati in una posizione diversa per agevolarne l'allineamento. Questa tecnica consente di minimizzare i più comuni disturbi post-operatori (occhi arrossati) accorciando il recupero che di solito è di circa 1-2 settimane.
Nei bambini colpiti da strabismo la chirurgia, attuabile solo oltre i 2 anni di vita, serve ad aumentare la possibilità di ripristinare o migliorare la visione binoculare. Talvolta, lo strabismo corretto durante l'infanzia può presentarsi nuovamente in età adulta. Nell'adulto invece l'intervento solitamente si concentra sul migliorare la percezione della profondità ed eliminare o ridurre al minimo la visione doppia.
Il trattamento chirurgico ha diversi passaggi:

  1. Prima dell'intervento il paziente viene sottoposto ad un esame sensomotorio per evidenziare quali muscoli contribuiscono al suo strabismo e su quali è necessario intervenire per ristabilire l'allineamento oculare.
  2. Il paziente deve digiunare 8 ore prima della procedura durante la quale le sue palpebre sono tenute leggermente aperte con un divaricatore permettendo al chirurgo di effettuare una piccola incisione attraverso la congiuntiva per accedere ai muscoli dell'occhio. I muscoli vengono staccati dalla parete oculare ed indeboliti, rafforzati o riposizionati con suture riassorbibili.
  3. Dopo l'intervento che solitamente dura circa 15-20 minuti per muscolo, viene riesaminato l'allestimento con il paziente vigile e, se necessario, possono essere effettuate regolazioni. Questi controlli sono eseguiti il giorno stesso o quello successivo alla procedura.
  4. Il completo recupero post-operatorio può richiedere diverse settimane. Non bisogna nuotare per almeno due settimane e l'occhio può rimanere arrossato altrettanto a lungo.

I rischi di complicazioni sono estremamente bassi perché la chirurgia dello strabismo non è considerata invasiva.
Anche se la maggior parte dei pazienti dopo la chirurgia riscontrerà un netto miglioramento della loro condizione, bisogna tener conto che ogni caso clinico è unico e dev'essere discusso con l'oculista di fiducia.


Articolo supervisionato dalla Dott.ssa Elisabeth Milan


Note sitografiche:

Nota Bene
I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.

Hai bisogno d'informazioni?

Ti risponderemo il prima possibile